Mazzata sui farmaci: tanti italiani non riusciranno a curarsi | I numeri sono atroci

Dati inquietanti quelli che arrivano circa la situazione sanitaria in Italia: moltissimi italiani scelgono di non curarsi

Notizie di questo tipo fanno capire quanta ingiustizia vi sia nel mondo e, nella fattispecie, anche nel nostro Paese. I numeri che arrivano riguardano la crisi economica che ci attanaglia, ma non solo. Riguardano la salute, perché, proprio per la situazione che stiamo vivendo, moltissimi nostri concittadini non si curano, pur dovendolo fare. Ecco cosa è successo e cosa sta accadendo.

Numeri drammatici sulla sanità
I numeri inquietanti che riguardano le cure in Italia foto: Ansa – (ilgranata.it)

La pandemia da Covid-19 ha sicuramente colpito non solo la salute, ma anche l’economia. La maggior parte della popolazione oggi è più povera rispetto circa quattro anni fa. Anche perché, agganciandosi al terribile periodo sanitario, si è innestata una crisi energetica che ha portato agli enormi rincari che abbiamo vissuto sulla nostra pelle nell’inverno scorso: il caro-bollette, per esempio, con gli importi di luce e gas insostenibili.

Ancora, abbiamo assistito e stiamo assistendo ad aumenti riguardanti diesel e benzina, una mazzata per chi usa il mezzo per lavoro. E, a cascata, il caro-vita, con l’aumento dei costi delle materie prime, che ha reso anche la stessa spesa al supermercato un incubo per molti italiani.

Fin qui, però, non avevamo mai dovuto raccontare della difficoltà di molti nostri concittadini nel curarsi. Qualcosa di scandaloso, così come sono inquietanti i numeri che arrivano su questa vicenda.

Molti italiani non si curano

Attenzione, non si tratta affatto di una fake news o di una piccola situazione, esagerata ed elevata a sistema, ma di un all’allarme circostanziato lanciato da Confcooperative, per bocca del suo presidente, Maurizio Giannini, nel corso della 41esima assemblea annuale.

Gli italiani non si curano per ragioni economiche
Il 12% degli italiani non si è curato per ragioni economiche foto: Ansa – (ilgranata.it)

Secondo i dati di Confcooperative, infatti, nel 2022 addirittura il 12% degli italiani ha scelto di non curarsi, pur avendone bisogno, a causa delle difficili condizioni economiche in cui versa o, peggio, ancora della mancanza di risorse finanziarie per poterlo fare. La crisi economica colpisce tutti: soprattutto i più anziani e fragili, se pensiamo ai servizi di assistenza, con il 63,1% delle persone che sono over 64 e, quindi, subiscono gravi limitazioni negli spostamenti, nelle funzioni quotidiane, non essendo autosufficienti e, quindi, non potendo avere un invecchiamento adeguato e decoroso.

Confcooperative individua 12.639 le strutture residenziali socioassistenziali e sociosanitarie con 307.000 posti letto per anziani: il 70,3% è nelle regioni del Nord. E, come spesso accade, i numeri, se confrontati con gli altri Paesi europei, sono a dir poco impietosi: rispetto ai 441 posti letto per 100 mila abitanti destinati alla lungo degenza in Italia, la Germania ne offre 1.166, la Svezia 1.293 e i Paesi Bassi, addirittura 1.373. Il calcolo è facile da fare, almeno il triplo in più rispetto all’Italia.

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