Sindrome dell’ovaio policistico, quale alimentazione seguire per alleviare i sintomi

La sindrome dell’ovaio policistico colpisce circa il 13% delle donne, le quali necessitano di un’alimentazione mirata per alleviare i sintomi

Si tratta di una condizione che può essere più o meno fastidiosa e che colpisce le donne. La sindrome dell’ovaio policistico – conosciuta anche sotto la sigla PCOS – è una sindrome clinica, appunta, che è caratterizzata da ana-ovulazione oppure oligo-ovulazione.

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PCOS, sindrome ovaio policistico – ilgranata.it

Cisti ovariche multiple, peluria in eccesso (irsutismo) causata da androgeni alti, insulino-resistenza, obesità, acne e alopecia sono solo alcuni dei sintomi che si possono manifestare. Lo scompenso ormonale fa sì sia difficile eliminare i chili in eccesso che si acquisiscono facilmente.

Si tratta di una delle cause più frequenti di infertilità. Una vera e propria sindrome clinica che tale è definita non solo per la presenza di cisti ovariche, bensì da un aumentato volume delle stesse che si presentano inspessite, nonostante dimensioni nella norma.

Nella PCOS si verifica un aumento degli estrogeni con una maggiore possibilità di incorrere in una sindrome metabolica e tendenza all’obesità. Per questo è di fondamentale importanza seguire un regime alimentare ben bilanciato e mirato.

Tutto ciò che c’è da sapere in fatto di dieta nella PCOS

Necessario dover mantenere costante il peso corporeo senza aumentare. Per questo l’alimentazione viene in aiuto. In assoluto, bisogna eliminare tutti gli alimenti pieni di grassi e con conservanti.

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PCOS, quale dieta seguire per alleviare i fastidi – ilgranata.it

Meglio, quindi, mettere via i cibi confezionati, le bibite gassate, i fritti, i formaggi, soprattutto se stagionati, prodotti da forno e alcolici. Meglio optare per una dieta mediterranea.

Sì a frutta e verdura di stagione, fibre e carboidrati (prediligendo farine non raffinate, integrali), pesce (azzurro, ricco di omega 3) e carni bianche, formaggi magri, poco sale (andando a compensare con le spezie).

Meglio limitare lo zucchero se non proprio eliminarlo dalla dieta. Infine, l’attività fisica è assolutamente da inserire nel proprio stile di vita, andando almeno a prediligere il camminare rispetto all’auto, le scale al posto dell’ascensore, la bici per andare a lavoro. Dedicare mezz’ora al giorno a corsa, camminata veloce, nuoto. Una vita attiva può di molto limitare i problemi che comporta questa sindrome.

Perdere peso può migliorare davvero la situazione, andando anche a sostegno della regolazione del ciclo mestruale. Infatti, con la PCOS, spesso succede di avere un ciclo irregolare e dalla durata variabile. Essere nel peso forma significa riuscire a mantenere sotto controllo la regolarità dell’ovulazione e, inoltre, evitare la possibilità di sviluppare diabete di tipo 2.

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