Il confine tra invalidità e depressione: cosa succede alla patente auto di chi soffre

Depressione e patente auto: guida e regolamenti. A cosa bisogna stare attenti per non rischiare di restare a piedi

La correlazione tra la depressione e il possesso della patente di guida è un argomento di crescente importanza. In questo articolo, esamineremo le implicazioni di questa connessione e le misure che possono essere adottate, nel caso in cui un individuo soffra di depressione maggiore.

patente di guida e depressione
Una Commissione medica composta da esperti valuterà l’idoneità alla guida di un paziente depresso – ilgranata.it

Per coloro che affrontano la depressione maggiore, la strada per mantenere o ottenere una patente di guida può essere un percorso complesso. Le persone che lottano con questa patologia, devono essere sottoposte a una valutazione da parte di una Commissione medica, incaricata di stabilire se le loro condizioni siano compatibili con la sicurezza stradale.

Patente di guida e depressione: gli aspetti valutati dalla Commissione medica

In situazioni estreme, soprattutto quando vengono utilizzati farmaci specifici, il rischio di ritiro della patente di guida è una possibilità concreta. La Commissione medica legale dedicherà particolare attenzione ai seguenti aspetti durante la valutazione:

  • L’influenza della depressione sul comportamento, sulla capacità di critica e di giudizi;
  • Gli effetti dei farmaci sulla vigilanza e sull’attenzione (con la possibilità di richiedere specifici test);
  • La durata della forma depressiva e il tempo trascorso dagli episodi acuti;
  • La presenza di aggressività e tentativi di suicidio.
depressione e patente auto
C’è un’importante correlazione tra depressione e patente – ilgranata.it

È importante notare che, la Commissione valuta anche i deficit di memoria, le capacità di concentrazione, eventuali disturbi del comportamento e segni di autosoppressione durante la valutazione della depressione. Per ottenere o mantenere una patente di guida delle categorie A o B, è necessario soddisfare i seguenti requisiti:

  • assenza di alterazioni della memoria e della capacità di concentrazione;
  • assenza di disturbi del comportamento o idee suicide.

È importante notare che anche in assenza di effetti collaterali dei farmaci, non si può essere idonei alla guida per un periodo superiore a due anni, soprattutto nelle forme più gravi di depressione. In caso di depressione ricorrente, l’idoneità alla guida può essere negata fino a quando non vi sia una stabilizzazione delle condizioni.

Domande della Commissione Medica e procedure per la revisione della patente

La Commissione medica interroga i pazienti depressi durante la visita per il rilascio o la revisione della patente per determinare se la patologia sia cronica o abbastanza grave da rappresentare un pericolo per sé e per gli altri utenti della strada. Le Commissioni intervengono in base alle segnalazioni della Motorizzazione civile o su segnalazione di ministeri o aziende, dopo una valutazione per il riconoscimento dell’invalidità.

La revisione della patente può essere richiesta dal prefetto o dalla Motorizzazione civile in due casi: quando sorgono dubbi sui requisiti fisici e psichici necessari per la guida o quando ci sono dubbi sulla capacità tecnica di guidare un veicolo su strada.

La visita di revisione deve essere prenotata entro 30 giorni dalla ricezione del provvedimento che ne dispone la necessità. A seguito della visita, possono essere adottate tre decisioni: la sospensione temporanea della patente, la revoca definitiva o il riconoscimento dell’idoneità alla guida.

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