Malattia neurodegenerativa invalidante, l’Alzheimer potrebbe essere prevenuto grazie a un’erba. La conosciamo tutti: ecco qual é
Chi ha vissuto l’Alzheimer poiché ha conosciuto o conosce qualcuno che ne è stato colpito sa quanto questa malattia sia invalidante, sia per chi la vive in prima persona che per chi segue e cura questi pazienti. Molto spesso, infatti, questa malattia va a pesare non solo sulla persona che ne viene colpita ma anche su tutta la sua famiglia, generando situazioni complesse e difficili. La scienza, però, ha scoperto un’erba che sembra poter prevenire il deterioramento cognitivo dell’Alzheimer: ecco qual è.
![Alzheimer: un'erba utile](https://www.ilgranata.it/wp-content/uploads/2023/05/alzheimer-ilgranata.it-15052023.jpg)
Il Centro di ricerca medica applicata (CIMA) dell’Università di Navarra ha studiato infatti il modo in cui il principio attivo di un’erba molto conosciuta si relazioni alla riduzione di interleuchina-1-beta, una proteina che media la risposta infiammatoria. Inibendola, i ricercatori si sono ritenuti in grado di migliorare le capacità cognitive in modelli di Alzheimer. Ecco di quale erba stiamo parlando.
Prevenire l’Alzheimer con il mentolo: la ricerca è strabiliante
Ebbene sì, è proprio la menta la protagonista di questo incredibile studio. Brevi ma ripetute esposizioni al mentolo, infatti, sembra che migliorino le capacità cognitive: diversi studi hanno analizzato gli effetti neurologici degli odori e hanno dimostrato che c’è una correlazione tra la perdita dell’olfatto e la comparsa dei primi sintomi dell’Alzheimer.
Proprio grazie alla scoperta di questa correlazione, gli studiosi hanno analizzato il ruolo dell’olfatto nel sistema immunitario e nervoso centrale ed hanno quindi osservato che l’odore di mentolo è in grado di migliorare la risposta immunitaria e cognitiva nei topi.
![Alzheimer: un'erba utile](https://www.ilgranata.it/wp-content/uploads/2023/05/menta-ilgranata.it-15052023.jpg)
Gli esiti di tale studio sono appena stati pubblicati su Frontiers in Immunology: “Il mentolo è un odore immunostimolante nei modelli animali e, sorprendentemente, abbiamo scoperto che brevi esposizioni a questa sostanza per sei mesi hanno impedito il declino cognitivo in topi con l’Alzheimer” ha spiegato Juan José Lasarte, direttore del Programma di immunologia e immunoterapia del CIMA.
Inoltre, il team di studiosi ha evidenziato anche che queste brevi e ripetute esposizioni al mentolo hanno anche migliorato la capacità cognitiva di topi giovani e sani. Secondo i ricercatori, la scoperta è incredibile e costituisce un altro passo verso la piena comprensione della connessione che esiste tra il sistema immunitario, il sistema nervoso centrale e l’olfatto. Questa scoperta può portare a nuove frontiere farmacologiche nel trattamento dell’Alzheimer e nella sua prevenzione.