Mangiare cibo senza sale protegge il cuore e non solo: lo studio che lancia l’allarme

Per non rischiare di avere problemi al cuore, bisogna prevenire evitando di salare troppo i cibi. La conferma arriva da uno studio del Regno Unito.

Se è vero che nella dieta occorre assumere il giusto apporto di sali minerali, mangiare cibi che contengono un eccesso di sale può, invece, avere gravi conseguenze sulla salute. In particolare gli snack confezionati, gli alimenti consumati al fast food e nei piatti pronti ne sono ricchi. Ma mangiando questo genere di cibi si rischia presto di superare la soglia giornaliera consigliata, che è non più di 2,5 grammi.

usare troppo sale non è un'abitudine sana
Usare troppo sale quando si cucina non è sano. – ilgranata.it

Superata questa quantità, infatti, si rischia di provocare nell’organismo la comparsa della fibrillazione atriale. Si tratta di una patologia a carico del muscolo cardiaco che provoca un’accelerazione improvvisa del battito. Queste aritmie provocate dalla fibrillazione atriale portano il cuore anche oltre le 100 pulsazioni al minuto e si accompagnano a difficoltà respiratorie e giramenti di testa.

Uno studio inglese ha voluto esaminare i benefici di ridurre il sale nella dieta su mezzo milione di pazienti di età compresa fra i 40 e i 70 anni. I dati sono stati presi dalla Biobank del Regno Unito e dal gruppo da esaminare sono stati esclusi tutti coloro che avevano già problemi cardiaci.

Mangiare cibo senza sale riduce i rischi per il cuore

I partecipanti, prima di iniziare la ricerca, hanno dovuto dichiarare quanto spesso salassero i cibi (raramente, a volte, sempre…). Lo studio ha poi esaminato l’evoluzione delle loro condizioni di salute per ben undici anni per vedere l’effetto delle loro abitudini alimentari. I risultati hanno mostrato che, chi non salava mai il cibo, aveva il 18% in meno di possibilità di sviluppare la fibrillazione atriale.

ridurre il sale abbassa il rischio dii aritmia
La fibrillazione atriale è stata più frequente in chi consumava molto sale – ilgranata.it

Per chi, ogni tanto proprio non riuscisse a resistere a preparare qualcosa di più saporito, c’è comunque un rischio inferiore del 15% di avere problemi al cuore. L’importante è riuscire a moderarsi e non eccedere. Infatti, nel corso dello studio è capitato che alcuni cambiassero abitudini riducendo il sale. Una scelta che, per lo studio, li ha aiutati a contenere i danni almeno del 12%.

Nel Regno Unito, pare che i casi di fibrillazione atriale nella popolazione siano cresciuti del 50% negli ultimi dieci anni, destando una grave preoccupazione per la salute pubblica. Questa ricerca non a caso è finita anche sulle pagine del quotidiano Guardian per diffondere la consapevolezza fra i cittadini inglesi.

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