L’Italia vive di turismo, i voli ridotti per una regione in particolare sono una brutta notizia: meno viaggi in aereo verso mete molto ambite
L’estate 2023 ha fatto registrare grandi numeri a livello di turismo in tutta Italia. Il Belpaese rimane una meta amatissima non soltanto dagli stranieri, ma anche dai nostri connazionali. La ripresa dei viaggi a pieno regime, dopo gli ultimi anni segnati dal Covid, sancisce che il peggio ormai è alle spalle per il comparto, che include non solo le compagnie di viaggi ma anche le hospitality, la ristorazione e via dicendo.
Nonostante ciò, per il prossimo periodo, arrivano brutte notizie per gli operatori di settore. Vale a dire, la riduzione dei voli, ora che l’alta stagione si è conclusa, verso alcune destinazioni. Per determinate zone, poteva esserci la possibilità di ottenere riscontri importanti, dato che il clima mediterraneo permette anche in autunno e in inverno di ricevere turisti che in alta stagione non possono magari permettersi viaggi di un certo tipo oppure non hanno trovato sistemazioni per via della grande affluenza. Andiamo a vedere cosa sta succedendo nel dettaglio.
Voli aerei ridotti in bassa stagione, brutto colpo per il Sud Italia: le zone più colpite
A essere colpito da questa situazione è soprattutto il Sud Italia, con particolari riduzioni sul alcune tratte. I tagli riguardano anche uno degli snodi cruciali per tutto il paese come Napoli.
La conseguenza, sarà un minore afflusso di turisti per esempio in Costiera Amalfitana, una zona che tra giugno e settembre fa registrare il tutto esaurito ma che poteva essere maggiormente alla portata in questo periodo. In particolare, la Ryanair ha ridotto le frequenze dei collegamenti sull’aeroporto partenopeo di Capodichino, oltre che per altre destinazioni. Anche verso la Sicilia ci sarà un taglio dei voli di almeno il 10%, così come annunciato dai piani alti della compagnia low cost.
A essere colpito, sarà l’aeroporto di Catania, a partire dall’inverno. Si prevedono dunque, tra qualche mese, molte meno visite nella zona di Taormina o in quella di Siracusa. La decisione riguarderà anche i voli nazionali e non solo quelli internazionali.
Il taglio per la Sicilia seguirà quello già avvenuto per quanto concerne la Sardegna. Il tutto è da ricondursi al decreto Asset, che ha imposto di calmierare i costi dei rincari sui voli aerei, decisione che la Ryanair non ha preso affatto bene.
I tagli incideranno per il 6% sull’aeroporto di Cagliari e addirittura per il 16% su quello di Alghero, quanto a frequenza dei voli. In totale, per tutte le destinazioni sopra richiamate, ci sarà un calo di 300mila passeggeri. Il Governo, che rivendica la bontà del proprio provvedimento, non ci sta e annuncia un braccio di ferro totale.