Pignoramento: se il creditore muore il debito non è più dovuto? La risposta che non ti aspetti

Vi siete mai chiesti cosa succeda nel caso in cui, durante un pignoramento, muoia il creditore? Ecco cosa prevede la legge

Il pignoramento è un vincolo giuridico in merito allo scambio di beni e, in particolare, consiste nell’espropriazione forzata dei beni di un debitore che non intende o non può saldare il proprio debito. Questo viene messo in atto dopo una sentenza e fa parte del grande insieme del recupero dei crediti. Dopo la fortissima crisi economica che ha colpito l’Italia negli ultimi anni, infatti, questa questione è sempre più presente e urgente. Ecco quindi di cosa si tratta e cosa succede, nel caso in cui il creditore muoia.

Pignoramento: cosa succede se muore il creditore
Pignoramento: cosa succede se muore il creditore

Prima di passare alle vie legali e quindi al pignoramento, nel caso di problematiche legate al pagamento di un qualche servizio o bene specifico si cercano approcci più pacifici. Se però non c’è alcuna via di risoluzione, un giudice può stabilire il pignoramento di un bene: in questo caso, il debitore non può vendere, danneggiare o rendere in qualsiasi modo indisponibile questo bene. I beni pignorati sono quindi destinati a un’asta, dove saranno venduti proprio per coprire il debito. Se però il creditore del pignoramento muore, cosa succede? Ve lo diciamo noi.

Pignoramento, caso morte del creditore: cosa succede

Esistono diversi tipi di pignoramento. Quello mobiliare consiste nell’espropriazione di mobili, elettrodomestici, televisori e di tutto ciò che è presente nell’abitazione del debitore. Quello immobiliare, invece, prevede un’ipoteca sulla casa, con ribassi del valore anche del 25%. Il pignoramento presso terzi, invece, consiste nel pignoramento dei crediti come lo stipendio, la pensione o canoni di locazione.

Pignoramento: cosa succede se muore il creditore
Pignoramento: cosa succede se muore il creditore

Nel caso in cui il creditore del pignoramento muoia, cioè venga a mancare la persona che deve riscuotere i soldi, ecco però cosa succede. Innanzitutto, si deve parlare di diritti patrimoniali: al momento della morte di una persona, questi passano agli eredi, siano essi debiti o crediti. Il debitore che ha subito il pignoramento, quindi, non dovrà più i soldi al creditore con cui è iniziato il tutto, ma al suo erede.

Questo, però, accade solo dopo la dichiarazione di successione e l’accettazione di eredità, due azioni che devono avvenire la prima entro un anno e la seconda entro dieci anni dalla morte. Fino a quel momento, quindi, i debiti restano sospesi. Se però nessuno degli eredi presenta una dichiarazione di successione o se nessuno accetta l’eredità, il debito è da considerarsi estinto, così come nel caso in cui il creditore non abbia eredi.

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