La storia della gatta nello spazio, quello che è successo è incredibile

Per lo Spazio sono partite tantissime missioni, alcune delle quali avevano a bordo alcuni esseri viventi speciali come ad esempio i gatti.

Nell’orbita terrestre non sono giunte solo missioni umane o robotiche, ma anche missioni con a bordo animali. La maggior parte degli adulti di oggi ricorderà la missione sovietica che portò una cagnetta chiamata Laika nello Spazio il 3 novembre 1957. Laika, a bordo di un satellite Sputnik 2, partì senza problemi ma successivamente il cambio repentino di temperatura uccise il piccolo animale.

la gatta che viaggiò nello spazio
storia della gatta spaziale – ilgranata.it

Nel corso degli anni in orbita sono stati mandati anche altri animali, come ad esempio una tartaruga e una gatta. Quest’ultima ha una storia davvero incredibile.

La gatta che viaggiò nello Spazio

Oltre al sacrificio compiuto dalla famosa cagnetta Laika, che fu inviata in orbita dai sovietici, ci fu anche un altro animale che arrivò nello Spazio, questa volta non grazie ai sovietici ma agli americani. Il povero animale era uno scimpanzé chiamato Ham, il quale arrivò a 252 km di altezza il 31 gennaio 1961. Purtroppo, la storia ricorda solo questi animali come primi viaggiatori spaziali, ma in realtà partì per una missione fuori dalla Terra anche una gatta, chiamata Felicette. Quest’ultima fu lanciata dai francesi il 18 ottobre 1963.

Felicette venne agganciata ad un razzo Véronique AG1, che decollò dall’Algeria per portare la povera gatta ad un’altitudine di 157 km. L’obiettivo era capire cosa potesse succedere ad un felino in assenza di peso (in microgravità) per 5 minuti. Chiaramente il viaggio non fu una passeggiata, poiché il razzo viaggiò ben 6 volte più veloce del suono e l’accelerazione era addirittura di 9,5 G. La gatta Felicette, dopo circa 15 minuti tra lancio e arrivo nello Spazio, ritornò sana e salva sulla Terra con un paracadute.

la gatta che viaggiò nello spazio
storia della gatta spaziale – ilgranata.it

Ma a cosa serviva quella missione? Lo scopo era studiare gli effetti dell’assenza di peso sull’organismo di un animale, in quel caso di un felino. Naturalmente, oggi sembrerebbe un esperimento senza senso, poiché nell’attuale epoca gli esperti hanno una grandissima esperienza e conoscenza in vari campi. Tuttavia, negli anni ’60 le missioni spaziali erano cominciate da poco, quindi c’era tantissima paura nell’inviare un essere umano verso l’ignoto, perciò molti decisero di inviare prima gli animali.

In realtà, è un qualcosa che si fa ancora oggi, soprattutto quando si inventano dei nuovi farmaci e in quel caso gli animali sono i primi a testarli. Per quanto riguarda la gatta Felicette, sorprendentemente fece più notizia la cagnetta Laika, la quale è sempre stata ricordata negli anni. Tutt’oggi Laika è l’animale spaziale più famoso del mondo.

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