Per chi ha problemi alla tiroide, l’alimentazione può influire molto sulle condizioni di salute e il senso di benessere. Ecco una rapida guida per non sbagliare.
La tiroide ha bisogno di iodio per funzionare correttamente e produrre abbastanza ormone tiroideo per le esigenze dell’organismo. Se non se ne assume a sufficienza, si rischia l’ipotiroidismo o il gozzo (una ghiandola tiroidea che si allarga per compensare la carenza di ormone tiroideo). E se si segue una dieta a basso contenuto di sodio o vegana, potrebbe essere necessario aumentare l’assunzione di iodio da altre fonti.
Ma un eccesso di iodio può essere altrettanto dannoso per la tiroide, fino a provocare l’ipotiroidismo. Il segreto, come sempre, sta nel mantenere un giusto equilibrio anche nell’alimentazione. Vediamo allora nel dettaglio 11 alimenti che fanno bene alla salute della tiroide e 3 che sono invece da evitare.
Il menù perfetto per evitare problemi alla tiroide
Ecco i principali alimenti consigliati per chi soffre di problemi alla tiroide:
- Yogurt. Lo yogurt bianco e magro o lo yogurt greco sono una buona fonte di iodio: possono garantire circa il 50% del fabbisogno giornaliero.
- Noci del Brasile. Contengono un altro nutriente che aiuta a regolare gli ormoni tiroidei: il selenio. Ma non bisogna esagerare: troppo selenio può causare alitosi, perdita di capelli, unghie scolorite e persino insufficienza cardiaca.
- Latte. Latte e prodotti lattiero-caseari sono tra le migliori fonti di iodio. Ma le bevande a base di soia e mandorle ne contengono quantità relativamente piccole.
- Pollo e manzo. Lo zinco è un altro nutriente chiave per la tiroide: il corpo ne ha bisogno per sfornare l’ormone tiroideo. Assumere troppo poco zinco può portare a ipotiroidismo. Con potenziali effetti collaterali come l’alopecia grave, una condizione autoimmune che attacca i follicoli piliferi e li fa cadere.
- Pesce. Poiché lo iodio si trova nelle zone e nell’acqua di mare, i pesci sono un’altra buona fonte di questo nutriente. Le persone che vivono in regioni remote e montuose senza accesso al mare sono infatti a rischio di gozzo.
- Crostacei. In linea generale, molluschi come aragoste e gamberetti sono buone fonti di iodio. I crostacei possono anche essere una buona fonte di zinco.
- Uova. Un uovo grande contiene circa il 16% di iodio e il 20% del selenio di cui abbiamo bisogno ogni giorno. Questi elementi si trovano principalmente nel tuorlo.
- Bacche. La migliore dieta per la tiroide richiede una quantità extra di iodio, selenio e vitamina D. Non a caso gli alimenti ricchi di antiossidanti possono aiutare a gestire la disfunzione tiroidea. Le bacche sono tra questi. I lamponi neri, in particolare, garantiscono un apporto molto elevato di antiossidanti e fibre.
- Verdure crucifere. Broccoli, cavolfiori, cavoli, cavoletti di Bruxelles contengono composti chiamati glucosinolati, che potrebbero interferire con la produzione di ormoni tiroidei se assunte in quantità elevate, ma è piuttosto improbabile che danneggino la tiroide se ne mangiamo porzioni normali. Anzi, sono importanti per una dieta sana e una tiroide sana.
- Soia. L’effetto della soia sulla salute della tiroide è ambivalente. C’è il rischio che possa avere un impatto negativo sulla funzione tiroidea e alterare i livelli di ormoni tiroidei. Ma se ne consumiamo quantità medie, non c’è motivo di preoccuparsi.
Tra gli elementi da evitare, invece, figura sicuramente il glutine (la celiachia e le malattie autoimmuni della tiroide come la tiroidite di Hashimoto e la malattia di Graves coesistono frequentemente). Meglio fare a meno anche degli alimenti trasformati (compreso il sale iodato) e del cibo da fast food.