Vitamina D, la sua carenza può provocare danni gravi: cosa rischi

La vitamina D è essenziale per il corretto funzionamento dell’organismo. Una sua carenza infatti è in grado di determinare danni gravi: ecco cosa si rischia.

La vitamina D è fondamentale per il corretto funzionamento dell’organismo. In particolare, partecipa al processo di assorbimento di due importanti sali minerali, il potassio e il fosforo. Oltre a ciò, è in grado di regolare la mineralizzazione delle nostre ossa e di controllare la risposta del sistema immunitario.

Conseguenze carenza vitamina D
La vitamina D è essenziale per il corretto funzionamento dell’organismo – IlGranata.it

Ciò detto, è chiaro che nel caso in cui questa sostanza sia presente in scarse quantità nel nostro organismo, il risultato sia davvero grave. Di seguito vi sveliamo nel dettaglio tutto ciò che c’è da sapere al riguardo.

Vitamina D, le conseguenze di un’eventuale carenza

Riguardo all’importanza della vitamina D, è importante prendere in considerazione uno studio condotto da ricercatori australiani. Questi, in particolare, hanno analizzato in vitro le possibili conseguenze di una carenza della vitamina in esame nel nostro corpo.

Conseguenze carenze vitamina D
La carenza di vitamina D può avere effetti negativi sulla salute – IlGranata.it

Il risultato a cui si è arrivati è davvero incredibile dal momento che è emerso che può influenzare in maniera negativa sullo stato dei neuroni dopaminergici. Questa circostanza finisce per creare una condizione simile a quella che si verifica nei pazienti affetti da schizofrenia. Il team dell’Università del Queensland, nello specifico, ha messo in evidenza che viene meno il corretto funzionamento del circuito della dopamina del cervello.

A tal proposito, va detto che la schizofrenia è un disturbo che si associa a più fattori di rischio. Tuttavia, diversi studi hanno messo in evidenza che a contribuire in maniera determinante alla sua insorgenza è una disfunzione del cervello nell’utilizzo della dopamina. Ad ogni modo, è importante precisare che tra le cause al momento sono contemplate anche quelle genetiche o ancora ambientali. Attraverso l’analisi dei cambiamenti per quanto concerne l’assorbimento e nella produzione di vitamina D, è stato dimostrato che il rilascio della dopamina era maggiore nelle cellule in cui la presenza della vitamina D era più marcata.

Stando a quanto appena detto, dunque, secondo gli studiosi questo risultato è la prova che una eventuale carenza è in grado di influenzare in maniera importante e soprattutto negativa la “differenziazione strutturale dei neuroni dopaminergici”. Alla luce di quanto appena detto, è evidente che si è in presenza di una scoperta davvero importante che non fa altro che confermare quanto da tempo affermano diversi scienziati. Secondo questi, infatti, la vitamina D svolge un ruolo fondamentale per il nostro organismo.

Di conseguenza, una sua eventuale carenza finisce per determinare problemi di salute gravi che in realtà potrebbero essere prevenuti mediante un intervento tempestivo. Ad ogni modo, quello in esame è uno studio che dovrà essere approfondito con altre analisi e che dunque necessità di ulteriori studi.

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