Uno stipendio di 500 euro al mese per non fare nulla? Non è utopia e non è uno scherzo, ecco di cosa si tratta e chi può ottenerlo.
Immaginate una società in cui nessuno muore di fame o di stenti, in cui tutti hanno un tetto sopra la loro testa ed in cui dunque non ci sarebbe alcun motivo di delinquere per ottenere quel denaro che manca. Se è vero che truffe e frodi molte volte vengono fatte per ingordigia, è anche vero che molti furti minori vengono fatti per necessità, dunque è plausibile che in una società in cui la necessità svanisce la microcriminalità di questo tipo dovrebbe svanire con essa.
![stipendio senza fare nulla](https://www.ilgranata.it/wp-content/uploads/2023/03/Denaro-02032023-IlGranata.it_.jpg)
Questo potrebbe verificarsi se a tutti venisse concesso un reddito minimo universale che non fosse legato alla ricerca di un posto di lavoro. Il sussidio a tempo è sicuramente un aiuto, ma per come è stato strutturato in Italia, ad esempio, consisteva in un aiuto temporaneo finalizzato all’occupazione del cittadino. Non è detto che i lavori che sono stati (o sarebbero stati) proposti al cittadino fossero (o sarebbero stati) di gradimento o adatti alle capacità del soggetto in questione.
Immaginate dunque che il reddito universale sia finalizzato solo a cancellare la povertà, a togliere le persone dalla strada e a dare a tutti la possibilità di mangiare ogni giorno. Una bellissima utopia, vero? Eppure c’è un Paese d’Europa dove a questo futuro si sta pensando veramente, la Finlandia.
Uno stipendio per non fare nulla: l’esperimento finlandese
L’idea di base del governo finlandese è quella di offrire uno stipendio mensile di 560 euro al mese a duemila persone disoccupate di età compresa tra i 25 ed i 58 anni. Lo scopo è di capire in che modo questo aiuto mensile influisce sul loro comportamento e sulla loro voglia di cercare un lavoro. I fortunati vengono estratti a sorte e il compenso rimane in vigore per due anni anche nel caso in cui questi dovessero trovare nel frattempo un impiego.
![Reddito universale minimo](https://www.ilgranata.it/wp-content/uploads/2023/03/Catena-di-montaggio-automatizzata-02032023-IlGranata.it_.jpg)
L’esperimento serve come strumento di valutazione delle modifiche del welfare nel prossimo futuro. L’idea di un reddito minimo universale risale addirittura al XVIII secolo e nel corso degli anni è stata riproposta da pensatori e filosofi in varie forme. Attualmente l’idea nasce dalla prospettiva di una società in cui la maggior parte dei compiti venga svolta dalle macchine e l’impiego dell’essere umano per i compiti manuali o di base è sempre meno necessario.
In una società in cui il lavoro umano è sempre meno indispensabile, c’è in effetti da valutare in che modo le persone possano guadagnarsi da vivere. Il reddito minimo universale – che nella versione finale pensata dal governo finlandese dovrebbe salire sino ai mille euro – sarebbe dunque la base economica per sopravvivere.
Liberi dall’incombensa di lavorare per arrivare a fine mese, i cittadini potrebbero dedicarsi a ciò che più li interessa, magari approfondire la propria istruzione, dedicarsi alle arti, agli hobby, ai viaggi. E voi cosa ne pensate di un futuro del genere? Sareste felici di avere a disposizione tutto il tempo libero che desiderate? Oppure temete che alla lunga questo vi possa stancare?