Sonniferi, aumenta il rischio di vita per chi li usa: la percentuale fa paura

Contro l’insonnia molti ricorrono a qualche pillola, ma pare che non sia la scelta migliore sul lungo periodo. Ci sono diversi rischi correlati.

La vita lavorativa può essere una forte fonte di stress e il risultato è avere troppi pensieri per dormire la notte. Lo stesso vale per gli studenti a ridosso degli esami, e spesso per sperare di riposare un po’ di più si ricorre a un sonnifero, anche leggero. Finché l’utilizzo è occasionale non si rischiano troppi effetti collaterali ma se si prendono in modo regolare c’è da farsi qualche scrupolo. Pare infatti che l’aspettativa di vita ne possa risentire.

flacone di sonniferi
Non si tratta di pillole con cui scherzare, la dose fa il veleno. (ilgranata.it)

A guardare i dati di uno studio pubblicato sulla rivista Sleep Health non si tratta neppure di una percentuale trascurabile. Chi prende farmaci per dormire ha una vita media più breve di 5 anni, ma la cosa peggiore è che il trend dell’uso dei sonniferi negli ultimi anni non fa che aumentare. L’insonnia cronica risulta infatti diffusa su circa il 10% della popolazione adulta, sia uomini che donne.

La ricerca metteva in relazione non solo lo stato di salute e l’uso dei sonniferi, ma anche il tempo di riposo. Chi arriva a dormire otto ore senza uso di farmaci però sta decisamente meglio di chi invece deve prenderli. Per la precisione il rischio di morte di questa seconda categoria è del 55% superiore rispetto a chi si addormenta senza problemi. Un dato che fa riflettere sulla necessità di trovare alternative all’uso dei sonniferi se si soffre d’insonnia.

Effetti indesiderati di questi farmaci

I medicinali più usati per conciliare il sonno sono i barbiturici e le benzodiazepine, entrambi utili anche come calmanti e ansiolitici. Come ogni farmaco possono dare luogo a effetti collaterali, e soprattutto se assunti in dose eccessiva diventano pericolosi. Ad esempio possono dare problemi respiratori soprattutto a chi già soffre d’asma o patologie polmonari. Per di più ci possono essere problemi come difficoltà di memoria o coordinazione al risveglio.

ragazza insonne
Il rischio è abituarsi alle medicine e non riuscire a dormire in altri modi. (ilgranata.it)

Trattandosi di farmaci inoltre cercare di prenderne di più perché si nota una diminuzione degli effetti è la cosa più sbagliata da fare. Esistono comunque delle alternative naturali da poter sperimentare prima di chiedere la ricetta per i sonniferi o se si riscontrano effetti collaterali. Ad esempio la valeriana o la melissa, molto usate dalle nonne in passato.

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