Si ferma lo SPID, rischio caos | Cosa succede nei prossimi giorni

Lo SPID sta per giungere al termine dei suoi giorni. A cosa dobbiamo prepararci adesso, e perché sta succedendo?

Il governo italiano ha messo a disposizione – ormai da diverso tempo aggiungiamo – diversi strumenti digitali con cui poter accedere a determinati servizi. Che ci possano piacere o meno non ha alcuna importanza: sono utili per tutti quanti noi. Alcune procedure che richiederebbero veramente tanto tempo, infatti, possono essere portate a compimento in pochi minuti grazie a dei tool molto efficaci.

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È una scelta definitiva ormai – IlGranata.it

Uno tra questi è sicuramente lo SPID, che tutti quanti noi conosciamo e che pensiamo possa essere più che utile per ovvie ragioni. Nel corso degli anni si è evoluto a tal punto da diventare un must persino nei settori dove non si pensava dovesse essere applicato, dunque capiamo a fondo il motivo del perché sia presente ovunque, come anche in che maniera sia riuscito ad entrare nella nostra vita in così poco tempo.

Data di scadenza dello SPID anticipata: ecco quando succederà

Ma adesso tutto cambierà, e non in meglio a quanto pare. Il governo italiano potrebbe aver deciso di chiudere lo SPID, rendendolo inutilizzabile e, di conseguenza, non applicazione in quelli che dovrebbero essere dei servizi molto importanti da usare ogni giorno. Di certo c’è un motivo valido dietro che non andrebbe scartato, ragione per la quale è importante occuparsene. Di che motivazioni si tratta?

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Lo SPID si fermerà per sempre? – IlGranata.it

Inizialmente era stato deciso che, ad aprile 2023, lo SPID si sarebbe fermato in via definitiva: era questo l’accordo principale tra i gestori ed il governo. Tuttavia, il rischio non è così tanto vicino visto e considerato che creerebbe un enorme problema a milioni di italiani, gli stessi che tendono ad utilizzarlo ogni giorno per attività differenti tra loro. A tal proposito è stata trovata una soluzione più che esemplare per andare incontro ad ognuno di noi, e che ci aiuterà ad affrontare al meglio la situazione.

Alessio Butti, il Sottosegretario all’innovazione tecnologica e alla transizione digitale, ha apertamente dichiarato che non ha alcuna intenzione di disperdere l’esperienza e il patrimonio innovativo dello SPID. Anzi, il suo obiettivo sarebbe addirittura quello di arrivare ad evolvere e migliorare i sistemi italiani attivi, in linea con il quadro europeo di riferimento ovviamente. Ciò non implica che i gestori privati dovranno ricevere un nuovo finanziamento per il sostentamento delle spese, specie per evitare che subentrino altri problemi.

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