IMU 2023 non si paga: ecco il clamoroso aiuto fiscale del governo per tante famiglie

Il governo ha scelto di determinare un aiuto fiscale per tutte le famiglie in difficoltà, soprattutto dopo gli aumenti, l’inflazione e le spese che ormai sono alle stelle.

L’Imu rappresenta una delle voci di spesa più complessa, un’imposta che spesso però non è dovuta anche se molti non lo sanno. All’interno degli aiuti fiscali previsti ci sono pacchetti normativi pensati proprio per agevolare anche l’imposta sulla casa.

IMU 2023
Imu non si paga, la novità per i cittadini (ilgranata.it)

È bene essere correttamente informati per evitare di pagare tasse in sovraprezzo e soprattutto aderire a bonus e agevolazioni, se presenti per la propria condizione.

Imu 2023: quando non si paga

L’Imu è l’imposta che riguarda il patrimonio immobiliare, quindi ogni anno i cittadini devono versare una quota per i possedimenti oltre la prima casa. Tuttavia non sempre è dovuta. L’imposta municipale unica riguarda immobili, aree edificabili e terreni ed è stata introdotta nel 2012. Questo tributo si applica a livello nazionale solo per tutto ciò che eccede la prima casa quindi dove si ha la residenza, tuttavia l’Imu riguarda anche le pertinenze quindi quelle strutture attigue che fanno parte comunque dell’immobile o del terreno.

Imu 2023
Quando si può non pagare l’Imu (ilgranata.it)

Devono pagare questa tassa i proprietari del bene, il locatario in caso di leasing, il genitore a cui viene assegnata la casa, il concessionario quando si parla di beni demaniali. Ogni anno viene suddivisa in due rate, una da saldare entro il 16 giugno e una da saldare entro il 16 dicembre.

La prima cosa da chiarire quindi è che l’Imu si paga solo per immobili dalla seconda casa in poi e solo se rientrate in una delle casistiche sopra riportate. La casa inoltre non deve risultare come bene di lusso quindi rientrante nei codici A/1, A/8 e A/9 perché in quel caso la limitazione è differente. Se abito in una villa devo pagare l’Imu anche per la prima casa? Solo per dimensioni che eccedono i 230 metri quadri quindi molto ampia. Tutte le abitazioni signorili o di lusso che rientrano in queste categorie invece richiedono il pagamento dell’Imu anche per la prima casa, tuttavia per quelle di interesse storico vi è una riduzione pari al 50% del costo effettivo.

Riduzioni e agevolazioni: quando non si paga l’Imu

Ci sono casi in cui l’Imu non si paga ovvero quando si possiede una casa cooperativa oppure quando si tratta di ex casa coniugale, assegnata alla persona dopo la separazione. L’imposta inoltre non va versata sulle case destinate alle Forze Armate in servizio, ai cittadini italiani non residenti in Italia e alle case popolari. Inoltre questa tassa non è dovuta per case popolari, case di cura o residenze per anziani, immobili appartenenti alla Chiesa.

La novità del 2023 però è molto interessante, se una casa viene occupata abusivamente da terzi e il proprietario presenta denuncia, allora sarà esentato dal versamento dell’Imu. Se all’interno del proprio appartamento vivono persone a titolo gratuito, allora sarà possibile ottenere una riduzione del 50% della spesa. Sono molte le agevolazioni previste dal punto di vista fiscale per alcune categorie.

Per dimostrare tutte queste differenti casistiche ovviamente sono fondamentali documenti e relative attestazioni che possano provare la propria situazione e quindi avvalorare gli sconti e le agevolazioni previste.

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