Francia, spento reattore nucleare a causa di una crepa: “Più grande del previsto”, grande preoccupazione

La Francia è stata costretta a spegnere uno dei suoi reattori nucleari a causa di una crepa molto più profonda del previsto: cosa succede ora?

Lo stato francese fa ampiamente affidamento sull’energia nucleare, tanto da mantenere attivi sul proprio territorio ben 56 centrali nucleari equamente distribuite su tutto il Paese. Per tenere sotto controllo tutti i possibili rischi legati a malfunzionamenti degli impianti nucleari è necessario portare avanti continui controlli strutturali e, proprio a seguito di uno di questi controlli, è emersa una forte criticità.

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Due reattori nucleari – IlGranata.it

A causa di una profonda crepa all’interno di un tubo per il raffreddamento di emergenza, il reattore nucleare della centrale di Penly è stato spento. La centrale si trova in Normandia, quindi all’estremo Nord della Francia e in prossimità del canale della Manica.

Quanto è grave il problema tecnico nella centrale di Penly?

Intorno ai reattori nucleari vengono progettati e realizzati molti dispositivi di sicurezza che permettono di tenere sotto controllo i rischi legati a possibili malfunzionamenti della centrale.

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Grande paura in Normandia – IlGranata.it

Uno dei principali dispositivi di emergenza è un potente impianto di raffreddamento alimentato ad acqua, che permette di abbassare la temperatura del reattore quando questa dovesse andare oltre le soglie di sicurezza. Com’è logico che sia, l’acqua per il raffreddamento di emergenza del reattore scorre all’interno di tubi che, in questo caso particolare, sono spessi 27 millimetri. La crepa che è stata individuata nell’impianto di Penly è profonda ben 23 millimetri ed è dovuta a un avanzato stato di corrosione del tubo. Questo significa che restano soltanto quattro millimetri di tubo a contenere l’acqua che dovrebbe salvare la centrale dal surriscaldamento del reattore.

Considerando il rischio troppo alto e pertanto inaccettabile, l’Autorità per la Sicurezza Francese ha deciso per una chiusura immediata, almeno fino a che il grave problema tecnico non sarà risolto e l’impianto non potrà ripartire offrendo tutte le garanzie del caso.

Il problema però è molto più grave di quanto sembri all’apparenza. L’azienda statale EDF (Electricité De France), responsabile della gestione delle centrali nucleari francesi, sta riscontrando problemi tecnici continui a partire dal 2021. L’allarme sembra paradossalmente più alto negli impianti nucleari di costruzione più recente: su ben 16 di essi sarà necessario intervenire prima della fine di quest’anno e c’è da chiedersi se l’EDF sarà all’altezza del compito.

Quali sono i rischi per l’Italia e per il resto d’Europa? Il disastro di Cernobyl ha insegnato all’umanità che le conseguenze di un disastro nucleare possono espandersi a macchia d’olio ben oltre i confini dello stato in cui l’incidente si verifica. La preoccupazione è quindi alta e gli occhi dell’Europa dovranno necessariamente rimanere puntati sulla Francia.

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