Dieta mediterranea, gli ultimi studi mostrano differenze in base al genere

La Dieta mediterranea è stata oggetto di tanti studi e di certo quello che emerge sempre è l’enorme beneficio sulla salute. Ma gli studi recenti ci dicono qualcosa di più.

Il concetto di Dieta mediterranea è stato introdotto dal fisiologo statunitense Ancel Keys., poi è stato approfondito e studiato da vari autori. Si tratta di un regime alimentare molto semplice. Bisogna prediligere alimenti di origine vegetale: frutta, verdure, ortaggi, pane, cereali, olio di oliva, legumi, consumandoli freschi al naturale e di stagione. Gli studi più recenti, però, mostrano delle differenze nei benefici osservati in base al genere.

benefici dieta mediterranea
Dieta mediterranea – ilgranata.it

Nel caso delle donne è stato provato che il regime alimentare mediterraneo, protegge il cuore e allunga la vita. La metanalisi pubblicata sulla rivista Heart, dai ricercatori del Westmead Applied Research Centre dell’Università di Sidney, in Australia, mostra che il consumo dei prodotti della Dieta mediterranea, esercita un potente effetto preventivo nei confronti delle malattie cardiovascolari e dei decessi collegati ad esse. I risultati evidenziano la diminuzione del 24% del rischio di sviluppare una malattia cardiovascolare. Si riduce, invece, del 25% il rischio di una patologia coronarica e cala del 23% quello di andare incontro alla morte per una di queste cause. Il merito è degli effetti sul microbiota, sull’infiammazione agiscono i polifenoli, i nitrati, gli acidi grassi omega-3, le fibre e gli alimenti a basso indice glicemico.

Gli effetti sugli uomini?

Cosa accade negli uomini? Non è chiaro perché ci sia una differenza rispetto al sesso femminile. Si osservano, infatti, le stesse tendenze ma di entità minore. In compenso, l’elisir Dieta mediterranea può garantire al “sesso forte” un effetto preventivo nei confronti del cancro della prostata.

differenze uomo donna
Dieta mediterranea: differenze uomo – donna – ilgranata.it

Lo conferma una ricerca australiana, pubblicata su Cancer dai ricercatori dell’Università dell’Australia del Sud. L’esperimento ha riguardato lo studio di casi-controllo. Sono stati messi a confronto un centinaio di uomini, cui era stata diagnosticata da poco la malattia, con altrettanti controlli simili per età e condizioni, ma senza il tumore. I risultati hanno rivelato che, in chi si era ammalato, la concentrazione di alcuni dei metaboliti classici della Dieta mediterranea, era sensibilmente più bassa di quella di chi non aveva sviluppato il tumore.

In conclusione, è opportuno sviluppare linee guida nutrizionali specifiche per sesso, soprattutto quando sono finalizzate a prevenire determinate malattie. Tuttavia, anche se basati su metodologie molto diverse, gli studi condotti giungono alla medesima conclusione: la Dieta mediterranea, se praticata abitualmente, protegge dalle malattie più gravi come quelle cardiovascolari e oncologiche meglio di qualunque altro regime alimentare.

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