Allarme siccità in Italia, parte il razionamento: ecco dove e cosa prevede

Brutte notizie per tutti coloro che hanno i campi e le coltivazioni. La siccità crea di nuovo allarme in Italia: cosa sta per succedere

Come sappiamo, le piogge stanno scarseggiando da mesi. Il cambiamento climatico si sta facendo sentire perché le temperature sono sempre più alte e gli inverni sono scarni di pioggia e di neve, con una conseguente siccità che coinvolge non solo i bacini idrici ma anche la vita delle singole persone. In Italia, ogni amministrazione locale sta già prendendo le prime misure contro la siccità: ecco cosa sta per succedere.

Allarme siccità in Italia
Allarme siccità in Italia: iniziano i razionamenti (ilgranata.it)

Con l’arrivo dell’estate, la richiesta idrica di ogni persona aumenta. Il caldo, infatti, impone docce più frequenti, nonché per molti significa anche l’inizio delle attività di giardinaggio e di coltivazione, che quindi richiedono irrigazioni costanti e abbondanti. In città, molti hanno anche le piscine gonfiabili in giardino, perfette per darsi un po’ di sollievo dal caldo: tutto ciò, però, richiede un dispendio di acqua non indifferente. Ecco le prime misure che stanno arrivando in Italia contro la siccità.

Siccità, sta per cambiare tutto: l’Italia ha deciso

In Italia, i singoli comuni non sono di certo nuovi all’emanazione di regole e norme precise per il contenimento dello spreco idrico, soprattutto lungo i mesi estivi. Oggi sono già 40 i comuni piemontesi, in particolare della zona di Novara e di Verbano-Cusio-Ossola che hanno preso provvedimenti.

Allarme siccità in Italia
Allarme siccità in Italia: iniziano i razionamenti (ilgranata.it)

Secondo un recente reportage, la situazione del Piemonte in Italia è la peggiore in assoluto in termini di siccità e per questo motivo molti comuni di quest’area stanno già prendendo provvedimenti. Si prevede un serio razionamento per l’irrigazione dei giardini, per gli scopi non ritenuti prioritari e quindi anche per il riempimento delle piscine. Al momento, non si prevedono regole per l’uso casalingo dell’acqua, anche se non si esclude che possa arrivare qualche norma anche in quel senso.

Anche in Lombardia, però, la situazione non è delle migliori. Secondo gli esperti, mancano 2 milioni di metri cubi d’acqua rispetto a ciò di cui ci sarebbe bisogno. Anche il governo sta pensando a questo ingente problema e, nelle scorse ore, Giorgia Meloni ha nominato Matteo Salvini a capo della cabina di regia con funzioni di coordinamento e monitoraggio della crisi idrica. Prepariamoci a un’altra estate secca, quindi, e a razionare i nostri consumi: un piccolo sforzo comune garantisce il bene di tutti.

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