Alcool test, se ci si rifiuta c’è il ritiro della patente? Cosa dice la legge in merito

È stata una sentenza emessa da un giudice di Pace a far chiarezza sulla questione: scopriamo cosa impone il Codice della Strada a riguardo.

La situazione è questa: mentre siamo alla guida del nostro autoveicolo, veniamo fermati da una pattuglia dei carabinieri per un controllo. Ora, poniamo che tra le richieste delle forze dell’ordine, oltre a favorire il documento di identità, la patente di guida, il libretto e l’assicurazione del mezzo, ci venga richiesto di sottoporci all’etilometro per misurare il livello di alcool presente nel nostro sangue. Se ci rifiutiamo, scatta allora automaticamente il ritiro della patente con sospensione?

Scopriamo se rifiutare il test dell'etilometro durante un controllo stradale comporta la sospensione della patente
Il caso è emerso a seguito di un ricorso presentato gli scorsi mesi al giudice di Pace di Roma – IlGranata.it

Ebbene, è stata una sentenza emessa lo scorso 24 Luglio da un giudice di Pace di Roma a chiarire la questione, giunta a seguito del ricorso presentato da un giovane romano di 37 anni fermato lo scorso 29 Marzo nei pressi del Comune di Fiano Romano. Durante le procedure di accertamento, infatti, a seguito del rifiuto di sottoporsi all’etilometro, i carabinieri hanno deciso di ritirare all’uomo la patente e di inviarla alla Prefettura di Roma.

L’uomo dunque, contrario alla decisione presa dalle forze dell’ordine, ha deciso di rivolgersi ad un avvocato. Questi ha ritenuto sussistessero le condizioni per avanzare ricorso e si è rivolto al giudice di Pace, includendo nella documentazione presentata a difesa del suo assistito sentenze pregresse che avevano decretato l’illegittimità di procedure simili in altri casi di rifiuto. Ed ecco che infine si è giunti alla sentenza.

Il risultato della sentenza e le motivazioni del giudice di Pace

La sentenza, ha quindi stabilito che la patente di guida doveva essere restituita al suo legittimo proprietario. La lettera C del comma 2 dell’articolo 186 del Codice della Strada, infatti, “prevede espressamente la sospensione cautelare della patente di guida da parte del Prefetto – ha motivato il giudice nella sentenza – qualora sia stato accertato un valore alcolemico superiore agli 1,5 grammi al litro”.

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La sentenza ha dato ragione al conducente – ilgranata.it

In altre parole, la sospensione può scattare solo dopo una condanna o dopo un accertamento eseguito attraverso una regolare visita medica. Non prima (ovvero non durante il controllo). Ed è bene ricordare anche che, in base al Codice, qualora il valore sia stato accertato, il conducente viene punito “con l’ammenda da 1.500 a 6.000 Euro e l’arresto da sei mesi ad un anno”.

Nonostante la ragione accordata all’uomo dal giudice, riavere la patente non è stato comunque semplice: come ha testimoniato l’avvocato alla testata La Repubblica, ci sono volute settimane per riuscire a mettersi in contatto con i funzionari della Prefettura. I quali, poi, in ottemperanza della sentenza del giudice di Pace, hanno autorizzato i carabinieri a restituire la patente sospesa senza giusta causa.

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