Al Bano, la verità sul nome d’arte del famoso cantante pugliese: in pochi sanno la vera origine, ecco la storia che c’è dietro
Al Bano Carrisi è uno dei cantanti più amati del panorama musicale italiano. La sua carriera è cominciata quando era davvero un ragazzino, e non avrebbe mai immaginato che il suo talento lo avrebbe portato così lontano. Insomma, ad oggi tirando le somme, Al Bano può ritenersi certamente soddisfatto di quello che ha conquistato.
![Al Bano verità nome](https://www.ilgranata.it/wp-content/uploads/2023/05/Al-Bano-ilgranata.it-14052023-1.jpg)
Oltre il lavoro, Al Bano è riuscito a costruirsi un vero e proprio avvenire anche per quanto riguarda la sua vita privata. Ha avuto due amori molto importanti, il primo con Romina Power e il secondo con Loredana Lecciso.
Il matrimonio con Romina è andato a monte quando, negli anni novanta, la coppia ha perduto la primogenita Ylenia che è improvvisamente scomparsa nel nulla durante un viaggio in America. Da allora, Al Bano e Romina non sono stati più gli stessi.
Al Bano, la verità sul suo nome d’arte: conoscevate la sua origine?
Sono trascorsi trent’anni da quel momento orribile, oggi Al Bano e Romina sono andati avanti con le loro vite, ma ogni tanto si guardano indietro ripensando a quel terribile dolore che hanno provato all’epoca. Come ha fatto a sopravvivere Al Bano in tutti questi anni? Ha deciso di rassegnarsi all’idea che sua figlia fosse morta, per riuscire ad andare avanti.
![Al Bano Carrisi, la verità sul nome](https://www.ilgranata.it/wp-content/uploads/2023/05/Al-bano-Carrisi-20230513-ilgranata.it-.jpeg)
Dunque di Al Bano pensiamo di conoscere molte cose, ma voi sapevate l’origine del suo nome? Lo ha spiegato proprio lui: “Mio padre Carmelo era sul fronte albanese. Una granata centrò in pieno due suoi compagni e li spappolò. Lui si finse malato, surriscaldava una pietra, la metteva sotto l’ascella, la lasciava cadere e poi gli trovavano il febbrone. Riusciva a sputare sangue, mai capito come”.
E ancora: “Così lo mandarono nelle retrovie. Gli albanesi gli aprivano le case, lo facevano dormire nella paglia, lo sfamavano con il granturco. Poi tornò a Cellino in licenza. Fece la fuitina e fui concepito io. Mia mamma Jolanda aveva appena diciotto anni, un amore immenso“.
A quel punto, il padre disse a sua madre che dal momento che gli albanesi lo avevano salvato, se la bambina fosse stata femmina l’avrebbero chiamata Alba, altrimenti lo avrebbero chiamato Albano. E, quando è venuto al mondo lui, hanno capito subito che sarebbe stato questo il nome che lo avrebbe accompagnato per tutta la sua vita.