Scadenza prodotti alimentari: prima di gettare qualcosa controlla se in etichetta c’è questa scritta, molti sbagliano

Fare attenzione alla scadenza dei prodotti alimentari è importantissimo, ma molti sprecano cibo inutilmente: ecco cosa devi sapere.

Quando si compra il cibo, la prima cosa che andrebbe controllata al momento dell’acquisto è sicuramente la data di scadenza. Di solito, un prodotto scaduto viene rimosso dagli scaffali dei supermercati, ma è pur sempre meglio controllare. La stessa cosa la si dovrebbe fare in casa, perché non è raro che qualche alimento venga lasciato in dispensa o in frigo per un periodo di tempo un po’ troppo lungo. Non sempre, però, la data di scadenza indicata va letta come molti credono.

Spesso, infatti, il cibo viene buttato nella pattumiera credendo che ormai non si possa più mangiare solo perché sull’etichetta c’è scritto un determinato limite di tempo. Ciò che molti non sanno è che probabilmente stanno soltanto sprecando un sacco di alimenti: esiste infatti una regola per valutare se davvero il cibo è da buttare oppure no.

Lo spiega in uno dei suoi tanti video social l’agronomo Daniele Paci, il quale fa luce anche su altri dettagli dell’argomento. Ci sono tante credenze sbagliate quando si tratta di cibo andato a male, ma grazie a queste informazioni si può avere un quadro più chiaro della situazione. E, ovviamente, imparare a destreggiarsi con più tranquillità in quello che è sempre stato un tema alquanto nebuloso.

Come valutare bene la scadenza dei prodotti alimentari: è questa la regola da seguire per evitare sprechi

Attraverso i suoi canali social, il dott. Paci ha affrontato anche la questione cibi scaduti. L’esperto ha spiegato ai suoi follower che c’è una piccola dicitura che fa la differenza tra cibi che non si possono più mangiare e cibi che invece, anche se scaduti, possono essere ancora consumati senza rischi per la salute.

1. Se sull’etichetta vediamo la scritta “da consumarsi entro”, vuole dire che quel prodotto va necessariamente gettato oltre la data indicata
2. Invece la scritta “da consumarsi preferibilmente entro” indica il tempo minimo di conservazione e riguarda solo la qualità del prodotto che può essere mangiato senza incorrere in pericoli.

Paci svela poi un altro particolare sconosciuto ai più: vi siete mai chiesti chi decide la data di scadenza? A stabilirla non è sempre la normativa, come si potrebbe immaginare: quella interviene solo quando si tratta di latte e uova. In realtà, nella stragrande maggioranza dei casi, è il produttore a stabilire quando scade un alimento. Non c’è però da temere, perché i produttori hanno tutto l’interesse a tutelarsi e quindi le date che decidono hanno sempre una certa affidabilità.

Occhio quindi agli sprechi inutili, seguendo queste regole risparmierai tanto e non dovrai preoccuparti assolutamente di nulla.