Mauro Corona, la sua soluzione al caso degli orsi in Trentino: cosa ha proposto

Mauro Corona ha offerto una soluzione circa la vicenda degli orsi in Trentino. Ecco che cosa ha proposto.

Mauro Corona è intervenuto a Cartabianca per dare la sua opinione circa il tema dell’orsa che ha aggredito un runner in Trentino causandone la morte. L’opinionista è conosciuto per il suo temperamento fumantino e per non avere mezze misure nell’esprimere il proprio pensiero. Ecco qual è la sua personale soluzione al problema.

Lo scorso 5 aprile l’orsa JJ4 ha ucciso lo sfortunato runner ventiseienne Andrea Papi che si trovava nei boschi sopra Caldes. Da quel momento si è aperto un dibattito sulle sorti dell’animale che molto probabilmente stava difendendo i suoi cuccioli come si è appreso in seguito. Nel 2020 l’animale aveva già aggredito altre due persone sul monte Peller, ma l’ordine di abbattimento era stato annullato dal Tar.

Come accennato su questa vicenda si sono espressi in tanti. La conduttrice Licia Colò ha dichiarato a La Stampa che secondo lei l’animale va catturato o spostato, certamente non ucciso, mentre Selvaggia Lucarelli ha attaccato duramente il presidente Maurizio Fugatti accusandolo di non essersi impegnato abbastanza nella prevenzione come nella cattura. Da parte sua la madre di Papi a Oggi è un altro giorno ha affermato di non volere la vendetta ma giustizia per il figlio. Che cosa ha da dire, invece, il celebre romanziere?

Mauro Corona, le sue parole spiazzano l’intero studio

Mauro Corona aveva già affrontato in precedenza la vicenda dell’orso in Trentino intervenendo con un un articolo su La Stampa invocando un maggior rispetto per la natura tramite la presenza di esperti della montagna nelle scuole che potrebbero illustrare come affrontare i vari pericoli. Nel corso della trasmissione di Bianca Berlinguer ha dichiarato che l’esecuzione dell’orsa non risolverebbe alcun problema. Se fosse così andrebbe lui stesso ad abbatterla.

“Capisco che la popolazione ha paura ma non è uccidendo che si risolve. Basta che ne rimanga uno” ha affermato l’alpinista aggiungendo che lui userebbe lo spray urticante che viene già usato in America, ma che nel nostro Paese è vietato. L’alternativa sarebbe quella di creare una zona recintata dove mettere gli orsi.

Lo scalatore ha sottolineato anche che bisogna imparare ad accettare i rischi che scaturiscono dalla natura e dalla montagna dove non esiste il rischio zero. Lo scrittore ha ricordato che l’uomo non è il padrone assoluto e che bisogna convivere con altre specie. Chissà cosa ne pensa il pubblico della sua teoria.