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Le rubano la PostePay e si ritrova povera: ecco perché può succedere a tutti

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Anna Di Donato

Una donna si è vista portare via la propria PostePay e il proprio portafogli. Non solo, perché si è ritrovata anche senza soldi. Ecco cos’è successo

Una donna di Isernia ha vissuto una spiacevole disavventura mentre si trovava un sabato sera a Napoli. Mentre, infatti, era tra la gente, le hanno sottratto il portafogli.

Le rubano Postepay – IlGranata.it

È accaduto il 29 gennaio scorso. La donna, che di nome fa Mirella, oltre ad aver perso i propri documenti e la sua carta Postepay, si è ritrovata d’improvviso senza denaro. È lei stessa a raccontare la triste vicenda, spiegando che lunedì 31 gennaio si era recata in questura per denunciare quello che le era successo.

In seguito, è andata alle Poste, in via XXIV maggio con la denuncia e lì l’operatore l’ha informata che avrebbe dovuto recarsi in Comune per avere una carta di identità sostitutiva. Una volta ottenuto un foglio provvisorio è ritornata alle Poste e le hanno detto che non bastava, in quanto era necessario pure il Codice Fiscale.

Per fortuna, aveva la tessera sanitaria che non era nel portafogli che le avevano rubato. Credeva di essere riuscita a risolvere la questione, ma nulla: “il duplicato della PostePay che mi avrebbe permesso di prelevare i miei soldi era ancora un miraggio”, ha detto lei stessa.

Le rubano la Postepay: cosa è successo

La carta sostitutiva che le avevano dato dal Comune di Isernia non aveva tutti i dati anagrafici utili affinché l’operatore postale potesse darle un duplicato della PostePay.

Carte di debito/credito – IlGranata.it

Nello specifico, c’era un dettaglio importante che mancava, ossia la data di scadenza che si calcola aggiungendo dieci anni alla data di nascita. La signora Mirella ha poi continuato a raccontare l’accaduto, spiegando di aver convocato il direttore e lui stesso le ha spiegato che la procedura “non era prevista dal terminale”.

In breve, dopo aver trascorso tutta la mattina a cercare di risolvere la questione, scopre che tutto dipende da un terminale. Per avere la carta di identità che fosse riconoscibile dal terminale postale, la donna ha raccontato che sarebbero serviti ancora 5/6 giorni.

Nel frattempo si era ritrovata senza denaro, a vivere con i prestiti da parte di altre persone. Quello che la donna non ha potuto fare a meno di domandarsi, è come avrebbe fatto ad andare avanti e a mettere il cibo in tavola se non l’avessero aiutata. La donna si è anche chiesta cosa sarebbe accaduto se al posto suo ci fosse stato un pensionato e come mai per ottenere un duplicato ci voglia tutto questo tempo.

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